
Giusti Wine debutta il loro primo vino PIWI
Giusti Wine, azienda vitivinicola con uno approccio di tutela verso il futuro, debutta Sant’Eustachio, Sauvignon Nepis: coerente con la visione dell’imprenditore Ermenegildo Giusti, che sintetizza l’approccio verso la natura, dai vigneti ai boschi, dalle aree comuni fino ai giardini, con l’obiettivo di introdurre una viticoltura a basso impatto ambientale grazie all’utilizzo di PIWI.
Un progetto nato in sinergia con l’enologa di fama internazionale Graziana Grassini, che da due anni cura i vini dell’azienda.
Giusti: I vantaggi di sviluppare un vitigno PIWI
I vitigni “resistenti” consentono di ridurre drasticamente gli interventi di difesa contro due delle patologie più dannose, l’oidio e la peronospora. Infatti, oltre ad un risparmio di tempo e gestione della vigna e riduzione di calpestamento del suolo.
Sant’Eustachio Sauvignon Nepis
Nasce da uve Sauvignon Nepis, varietà a bacca bianca ottenuta dall’incrocio fra Sauvignon e Bianca, che presenta un’ottima resistenza alla peronospora e all’oidio, da vigneti della Tenuta Abazia.
La fermentazione in temperatura controllata ad opera di lieviti selezionati; il vino post fermentazione viene conservato a contato con il
Intenso e complesso e di piacevolissima finezza ed eleganza, al naso note frutta esotica si fondono con sentori erbacei, riconoscibile lime, l’ananas, il pompelmo e mentuccia.
In bocca freschezza e croccantezza fanno da spalla a una bilanciata alcolicità, con finale lungo fresco che riporta alla base sgrumata e vegetale.
Sauvignon Nepis Sant’Eustachio Giusti Wine
Ostenta una tonalità paglierina con ampi riflessi verdognoli; impeccabilmente cristallino con buona consistenza.
All’olfatto è intenso e complesso, di piacevolissima finezza ed eleganza; da subito si percepiscono fresche note di fruttato esotico “mixate” a sentori erbacei con netti riconoscimenti di lime, ananas, mela verde, pompelmo rosa, uva spina, cedro e frutta tropicale; a seguito: mentuccia, basilico, peperone verde, fiori di sambuco.
In bocca trasmette in modo deciso una importante freschezza e croccantezza su base sapida che fanno da spalla ad una bilanciata alcoolicità.
Il corpo elegante ed equilibrato conferisce una accattivante e piacevole beva. Il finale è lungamente fresco su base agrumata e vegetale.
Giusti Wine e gli ibridi resistenti
Lo spirito da sempre innovatore di Ermenegildo Giusti ha guidato Giusti Wine verso la sperimentazione di vitigni resistenti, nello specifico Merlot Korus e Sauvignon Nepis: varietà di uva ibride, ovvero ottenute incrociando vitigni da varietà diverse, prodotte con l’obiettivo di ridurre fino all’85% l’utilizzo di sostanze chimiche in vigneto.
I vitigni Ibridi Resistenti sono stati studiati per la prima volta nel 1968 a Friburgo e il nome PiWi viene dall’acronimo di Pilzwiderstandfähig (PI = Pilz = funghi, WI = widerstandsfähig = resistente).
In Italia si è iniziato a parlare di Ibridi resistenti nei primi anni del Duemila e dal 2015 ne è autorizzato l’impianto.
Giusti Wine è l’azienda che per prima nel territorio trevigiano ha deciso di impiantare vitigni resistenti e che oggi ha il maggior numero di ettari di tutto il Montello e probabilmente di tutto il territorio trevigiano. Gli ettari sono 10.
Alla Giusti Wine sono coltivati:
- Merlot Khorus
- Cabernet Volos
- Sauvignon Nepis e Sauvignon Rithos
- Souvignier Gris
I vitigni resistenti sono ora impiantati alle tenute Case Bianche, nella Tenuta Maria Vittoria e nella Tenuta Abazia. Giusti Wine sta conducendo sperimentazioni per comprenderne il comportamento in condizioni climatiche diverse, ovvero in posizione pianeggiante e in posizione collinare fresca. Il primo frutto di queste ricerche è Sant’Eustachio Sauvignon Nepis, primo vino della cantina a nascere da uve 100% PiWi.
La cantina Giusti
Ideata e concepita dalla lungimiranza e visione di Ermenegildo Giusti, che dagli anni 2000 ha investito inizialmente in 2 ettari di terra e valorizzato il territorio di Montello.
A partire di un piccolo vigneto, oggi ne vanta ben 125 ettari, divisi oggi in 10 tenute a Nervosa di Battaglia TV.
La cantina aperta è sviluppata su 5 piani che si spingono fino ad 8 metri sotto terra. Una vera e propria opera d’arte, progettata dall’architetto Armando Guizzo, con un investimento di 15 milioni di euro e 5 anni di lavoro di cui 2 sono stati per le autorizzazioni, 1 per il progetto esecutivo sviluppato con 300 tavole
- L’obiettivo era portare un nuovo modello di cura dell’ambiente e di bellezza diffusa, che potesse ispirare i vicini.
- Si è creduto sin dall’inizio, e ha ingaggiato forze e sinergia per restaurare l’Abbazia di Sant’Eustachio, dove nel cinquecento fu scritto il Galateo, riportandola all’antico splendore e aprendola al pubblico.
La Cantina è realizzata nel pieno rispetto della filosofia Giusti Wine, in totale armonia con il paesaggio che al ospita, sottoposto a vincolo ambientale.
Progettata per riprodurre il movimento naturale delle colline, in particolare quelle della Tenuta Ava, è sovrastata da un vigneto per essere ancor meglio integrata.
Le persone che scelgono di vivere un’esperienza, è stato disegnato un percorso dedicato attraverso una propende fotografica affacciata sui luoghi di produzione, si scopre come nasce il vino, quali sono le caratteristiche dei diversi vitigni e conoscere di vicino qual è la storia del fondatore Ermenegildo Giusti.
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Per prenotazioni e informazioni di visite guidate e degustazione, visita il sito di Giusti Wine.