
Bellussera Wine Experience 2021 – Un breve racconto
Bellussera – User- Experience – 2021 BEUX 2021
Non avrei potuto vivere questa magnifica esperienza se non fosse per Anisa Abazi e Fabio Lucchese che gentilmente mi hanno invitata a partecipare a questa esclusiva esperienza:Con cura hanno idealizzato una rassegna in una location da togliere il fiato, in partnership con Simone Ceccheto dell’azienda Cà di Rajo
Cos’è Beux?
Bellussera User Experience, un format inedito di un evento che unisce due Cantine a scopo di esaltare l’unicità di un territorio:
Enotria Tellus e Ca’di Rajo per conoscere il vino in modo più appropriato senza dimenticare i valori storici, terroir e il metodo di vinificazione, alle degustazioni coinvolgenti a godersi il vino in maniera ottimale.
Due cantine unite per creare un’armonia tra le viti e il vino, ed esaltare un sistema di allevamento unico in tutto il mondo, che rimanda alla memoria un periodo di grande ingegno e sostenibilità.
Un evento composto solamente da persone invitate, ospiti di grande ripercussione sui Social Media: Winebloggers, giornalisti, operatori di enoturismo e sommeliers, che hanno potuto vivere e confrontarsi per una degustazione alla cieca, concepita con maestria da Anisa Abazi, di Enotria Tellus.
Bellussera, che cos’è?
Bellussera , conosciuta come Beussi o beussèra , il significato in dialetto viene tradotto come un sistema di allevamento delle viti caratteristico nella regione Veneto e San Polo di Piave nella provincia di Treviso.
Questo nome deriva dagli ingegnosi fratelli Bellussi, che hanno creato questo peculiare sistema di allevamento a fine di combattere la Peronospora presente durante la fine dell’800.
Le viti, essendo una pianta rampicante, cresce in base alle strutture di quercia impiantate a raggiera ,che si alzano da terra fino ai 2,5 metri; un sesto d’impianto è molto simile allo strarrete Irpino.
Quest’organizzazione del territorio e del paesaggio, creava delle suggestive scene cinematografiche che rendevano lo spazio per la coltivazione di altri ortaggi, persino per altri bacchi da seta.
“Si vedono lunghe file di alberi e intorno a questi sono ravvolti i tralci delle viti che ricadono in giù. Le uve mature premono sui tralci i quali vacillando, cadono penzoloni.”
Goethe
Questo delicato ricamo visto dall’alto si estende lungo 15 ettari , che sono custoditi nella cantina Ca’ di Rajo, guidata dalla famiglia Ceccheto.
Producono l’autoctono Raboso di Piave, Marzemina bianca e rose e il Tai – conosciuto precedentemente come tocai friulano che raggiunge l’età di 100 anni.
Esperienza guidata con Degustazione Prosecco Rosè
Purtroppo sono arrivata soltanto domenica dalla Sicilia, per fortuna ho avuto la degustazione .
Se siamo in Veneto dobbiamo assaggiare la nuova versione di una bevanda conosciuta per la sua versatilità e grande produzione in tutto il mondo.
Conosciuto come la bevanda conviviale, senza pretese e
Uva glera ha disteso in un territorio del patrimonio storico Unesco, oggi acquisisce un tocco glam con aggiunta di pinot nero.
Oggi nessuno direbbe che il prosecco che conosciamo oggi era un integrante della dieta dei poveri contadini, oggi diventato un lusso democratico.
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Una passeggiata tra i papaveri gialli di Enotria Tellus
Non potevo lasciare di fare una breve sosta per conoscere da vicino il mondo di Aniza Abazi e Fabio Lucchese, che danno vita ad una nuova generazione di viticoltori e che offrono un’area fresca e novità al territorio.
Enotria Tellus significa “Terra del Vino” che denota grande vocazione vitivinicola del territorio.
I vigneti si estendono presentando inoltre il più antico vigneto , basandosi sul sistema “Bellussera”
Sono stata calorosamente accolta da una simpatico cane bassotto, che si chiama Ombretta, che ha assunto il nome di un vino Merlot prodotto in casa.
L’attenzione e cura del dettaglio, precisione e attenti alla sostenibilità. L’energia è pulita, con impianti fotovoltaici, con tecniche di coltivazione e vinificazione all’avanguardia con una particolare attenzione alle tradizioni.
Non possiamo scordare di soffermarci alle orce in terracotta, prodotte su misura per la cantina, che permettono una costante micro-ossigenazione senza cedere alcun sentore e preservando il sapore più puro del vino: ciò consente anche lunghissimi affinamenti e vinificazioni estreme
Sono esclusivi per la produzione di vini delle uve autoctoni, come pinot bianco e grigio, prosecco (glera), e Raboso, ma anche il merlot.
>>In Breve dedico un articolo dedicato ad Accoglienza e visita in cantina
“Viajo” – Pinot Grigio Dosaggio Zero delle Venezie
Adoro questo nome (indica “viaggio” in dialetto veneto) scritto con lo stesso significato, anche in portoghese.
Adoro la freschezza del pinot grigio!
Assolutamente consigliato per l’estate e per le occasioni di spensieratezza, con amici o famigliari. Una delle meraviglie di questa terra. La lunga spumantizazzione con metodo Martinotti, che dura dai 70 ai 100 giorni.
Delicato perlage. Da esso si sente un tocco di mineralità , sentori di erba tagliata, limone, mela verde e pera prevalentemente.
Abbinamento con i prodotti locali veneti oppure pesce crudo, crostacei, formaggi