
Arianna Occhipinti e i suoi vini sinceri
Visita a Arianna Occhipinti: Quest’ultima estate mi sono dedicata a visitare le cantine vinicole lontane da casa per scoprire alcuni insegnamenti che ogni bottiglia cerca di raccontare, e rendere le vacanze piu interessanti.
Invece di andare verso la Sicilia orientale (per esplorare vini dall’Etna, come il Nerello Mascalese) Era ora di percorrere per altre strade, verso Vittoria, una cittadina barocca in provincia di Ragusa (dove è ambientata la serie poliziesca dello scrittore italiano Andrea Camilleri, Il commissario Montalbano), nella parte meridionale di Sicilia.
Partendo da una Piccola Premessa
L’idea è di seguire i percorsi che portano a studiare i vitigni autoctoni, conoscere la cultura, e passare per l’antica Strada del Vino del Cerasuolo di Vittoria, dove si coltivano alcune varietà di uve che sono native della Sicilia:
Nero d’Avola: Questo è uno dei vitigni più noti della Sicilia e produce vini rossi robusti e complessi.
Frappato: Un vino rosso tendenzialmente elegante e fresco, ottima alternativa “leggera” per gli altri autoctoni della zona.
Cerasuolo di Vittoria: Il nome deriva dalla parola italiana per “ciliegia”, e questo vino è noto per i suoi aromi fruttati e il caratteristico colore rosato.
Nuovi percorsi e nuove conoscenze
Abbiamo attraversato i Monti Iblei e arriviamo alla contrada SP 68. Subito all’arrivo capiamo che le cantine vinicole possono essere molto più di semplici luoghi di produzione del vino.
In questa strada infatti esiste una produttrice che è riconosciuta per il suo lavoro e passione verso il Frappato, Arianna Occhipinti, ed è una delle enologhe più apprezzate per il suo rispettoso approccio ai vini e alla natura, e cosi andai a scoprire.
Dopo un po’ di riflessioni, sono riuscita a raggruppare le idee che in quello luogo mi rimase indelebile;
In questo articolo potete imbarcare in un viaggio attraverso alcuni momenti che ho vissuto tra quelli rigogliosi vigneti in compagnia di Francesco Lisciandra e Arianna Occhipinti, che ci ha raccontato le loro testimonianze durante una calda giornata estiva.
Il Vigneto della Resilienza
Prima di tutto si capisce la dinamica che esiste tra il vigneto e il suo luogo di appartenenza, ogni dettaglio intorno è stato minuciosamente studiato, e che il vino si fa in vigna.
L’approccio biologico e biodinamico alla viticoltura è un verbo. Niente pesticidi, fungicidi, erbicidi, fertilizzanti chimici o sintetici.
In questo vigneto coesistono l’agricoltura biologica e biodinamica, cultivate delicate piante autoctone del territorio, erbe selvatiche che crescono tra le viti e api che ronzano tra i fiori.
In vigna cerco poi di rispettare le piante intorno che sono una risorsa. Mantenere la biodiversità, non disturbare l’equilibrio naturale delle cose. Arianna Occhipinti
Questa sensibilità nei confronti di altre piante migliora la salute del suolo, utilizzano la pratica del sovescio da anni e consente di creare un ambiente unico in cui la natura si esprime in tutta la sua varietà.
È una visione chiara di chi va oltre la produzione di vino infatti si sente una sinergia tra le piante e la terra, che riserva l’orto coltivato con erbe e verdure locali.
I suoi vigneti sono alcuni allevati a piccola espansione, conosciuta come alberello siciliano. Questa dinamica creata in un ecosistema equilibrato e rispettoso contribuisce a produrre uve che rispecchiano la terra.
Conoscere la produzione
Dopo una piacevole passeggiata tra i vigneti, entriamo nella cantina di Arianna Occhipinti. La cantina è sotterranea, che consente di mantenere costante la temperatura senza sbalzi, a proteggere dal caldo estivo esterno senza l’utilizzo di attrezzi esterni.
Dove esisteva una dolce dinamica e approccio alla natura, qui in cantina si respira la rigorosità del lavoro e la ricerca alla precisione.
La cantina dispone di vasche di cemento moderne estese al fondo per la fermentazione dei rossi con altre tre curiose vasche in formato di diamante dedicate al frappato di contrada.
Il cemento è il materiale neutrale per eccellenza, ed è quello che garantisce la porosità adatta per l’ossigenazione ottimale del vino; ad esprimersi nel suo carattere senza trucchi;
Arianna crede che il vino debba essere un’emanazione sincera del terroir, e questo si riflette nei suoi vini. Ogni varietà d’uva ha la possibilità di esprimere appieno la sua personalità grazie all’ambiente che la circonda.
Alessandro ci spiega il processo di vinificazione, dalla fermentazione naturale senza filtraggio all’affinamento in cemento, come ogni fase contribuisca a creare vini vivi, unici nel loro genere.
La Degustazione di vini
- SP68 2022: un blend di Nero d’Avola e Frappato al 70%
- Un vino che incanta con la sua freschezza e i suoi aromi di lamponi, ribes, ciliegio.
- Racchiude in sé il calore mediterraneo e la freschezza delle brezze marine.
La degustazione è seguita da percorso dai diversi terroir, esaltando la cura di ogni cru per il Frappato:

Degustazione di Frappato in diversi Terroir
- Pettineo: Terreno che alimenta le vecchie vigne di approssimativamente 60 anni che rende il frutto con tutta la sua pienezza.
Il vino presenta un coolore rosso rubino brillante, naso esprime la delicatezza concentrata nei frutti, presenta una eleganza senza mimetizzare la concentrazione del frutto. - Tanini morbidi, concentrati, sincero. Acidità che rende la freschezza di questo vino degno di un ulteriore affinamento.
- Fossa di Lupo 2020: Un’espressione di carattere autentico, con una certa vivacità. Al naso una bella concentrazione di frutta di polpa rossa, fragola, ribes, lamponi con accenni erbacei.
- Al palato si presenta una bella acidità che lo rende vibrante, e si presenzia i tannini che non infastidiscono, anzi, divertono le papille gustative.
- Bombolieri 2020: Rosso rubino tendenzialmente granato, si presenta al naso vibrante con note di lamponi, ciliegia, ribes nero frutti di bosco.
- Al palato equilibrato, tannini vellutati con un’acidità che rende il vino fresco e scorrevole, coerente con le note presentate al naso. Sorso lungo e persistente.
- “Il Frappato” 2021: Colore rosso rubino chiaro con aromi di fragola, ciliegia, lampone e alcune note floreali sottili.
- Finisse e eleganza, dimostra pienezza in ogni sorso, lunghi e profondi, chiudendo con franchezza.
Riflessioni
La cantina di Arianna Occhipinti è un riflesso alla dedizione alla viticoltura sostenibile e produzione di vini naturali. Infatti fanno parte di “Triple A” e sono creatori del progetto “Orto e Dispensa“dove coltivano prodotti alimentari autoctoni.
Un invito riconnettersi con la terra, alla cultura e la storia che si celano dietro ogni bottiglia.
Se volete prenotare un’esperienza, basta inviare un messaggio al loro sito