80 anni di Oenofrance – Un nuovo punto di partenza
OENOFRANCE® compie 80 anni, sono passati decenni di cambiamenti radicali e grandi evoluzioni che si ripropongono ciclicamente anche oggi. OENOFRANCE® celebra l’anniversario in una delle capitali mondiali del vino, la città di Verona.
Nata nel 1943 in Francia OENOFRANCE® è protagonista della storia dell’enologia mondiale e dal 2010 è presente con le proprie sedi anche in Italia con una gamma completa di prodotti che coprono tutta la filiera produttiva del vino.
Attualmente un imprenditore vitivinicolo affronta tantissime criticità, che partono dalle sfide del cambiamento climatico, le esigenze di una produzione più sostenibile, e affronta un mercato vorace e richieste di consumatori che diventano più consapevoli.
In un momento decisivo, ci troviamo in una intersezione di scelte e valori che una volta deciso con coerenza, possono propagare a un futuro auspicabile.
L’enologia si trova in un momento di riflessione
Durante gli anni, il ciclo fisiologico della vite ha subito diversi momenti di stress e questo purtroppo si ripercuote direttamente anche sulle qualità organolettiche dei vini.
La precoce e duratura situazione meteo-climatica di caldo e siccità, proseguita poi con improvvise e consistenti precipitazioni, ha creato diversi squilibri tra maturità tecnologica e polifenolica delle uve.
Senza parlare del cambiamento delle preferenze del consumatore, che tendenzialmente l’età media dei consumatori oscillano tra la generazione X e Y, con pochi successi alle nuove generazioni, che hanno una predilezione al mondo degli spirits.
La presa di coscienza delle condizioni climatiche sempre più instabili pone l’attenzione verso interventi mirati oramai indispensabili.
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“Enology in a changing planet: 1943-2023, what’s next?”
L’enologia in un pianeta che cambia. Quali sono le prospettive che sono stati presentato al centro della convention presentata l’ultimo Giovedì 9 marzo al Palazzo della Gran Guardia con la regia di Fabio Piccoli, Direttore del Magazine Wine Meridian
Fabio Piccoli ha sottolineato come a livello generale il mondo del vino ha bisogno di una riflessione – “Se non siamo coscienti dei cambiamenti in atto rischiamo di muoverci sempre dalla parte sbagliata”
Moderando il talk show con la compagnia di grandi protagonisti dell’attualità vitivinicola italiana.
Un’occasione rilevante per comprendere quanto le mutazioni attuali, sia climatiche che socio-economiche, stiano impattando sul settore vitienologico e quali possano essere le risposte più adeguate.
“Oggi si è definitivamente conclusa l’era del binomio vino e tradizione e siamo entrati una fase assolutamente fluida dove le tendenze si mischiano in continuazione, dove non c’è più nulla di dominante, dove la maggioranza di consumatori vuole muoversi con libertà.” Fabio Piccoli
Gli interventi dei relatori
Ramon Bel, Director SOFRALAB® ha aperto il talk show disegnando il quadro di un gruppo multinazionale, di cui OENOFRANCE® è parte integrante assieme ad altri 3 brand: MARTIN VIALATTE®, STATION OENOTECHNIQUE DE CHAMPAGNE® ed OENOTERRIS®.
“Il gruppo SOFRALAB® è una società globale con 190 dipendenti, siamo presenti in 47 Paesi. Il nostro fatturato raggiunge i 55 milioni di euro (il 40% proveniente da export) e possiamo contare su 11 laboratori e 4 centri di competenza” ha dichiarato Bel. “Il Gruppo ha sempre puntato sul settore ricerca e sviluppo, la realtà climatica sta cambiando e noi ci impegniamo quotidianamente per poter dare una risposta concreta a questi mutamenti”.
Enrico Farinazzo, Direttore commerciale OENOFRANCE® Italia, ha espresso la sua soddisfazione:
“Vedere riunita qui a Verona, la mia città natale, una platea composta da colleghi e clienti provenienti da ogni parte del globo (Libano, India, Canada per fare alcuni esempi) è un’emozione unica. Per l’occasione abbiamo scelto di sviluppare delle tematiche molto attuali integrando vari punti di vista, grazie a relatori molto qualificati e appartenenti a settori differenti”.
La soddisfazione è stata condivisa anche da Guilhem Marty, (Direttore vendite Francia SOFRALAB®) e da Adrien Moreau (Direttore Export SOFRALAB®).
Le evoluzioni del settore Vitivinicolo
Fabio Piccoli: Le tendenze attuali del vino: dalla maggiore freschezza al low alcol. Come si sta evolvendo la percezione dei vini e dei territori di produzione?
Gabriele Gorelli, primo Master of Wine italiano: “I vini più freschi sono una tendenza reale che va codificata, ogni tendenza quando viene codificata è funzionale ad una evoluzione. Il problema è come il vino si posiziona nel campo delle bevande alcoliche, in relazione a nuove categorie e nuove generazioni”.
“La pandemia ha funto da acceleratore di cambiamenti” ha continuato Gorelli, “le persone si sono informate e formate a casa durante i mesi di lockdown. I produttori stessi sono andati incontro ai consumatori evoluti, non basta più concentrarsi solo sul punto di vista “gustativo” o “sensoriale”.
L’enoturismo ne è un esempio, perchè permette di collegare al vino il territorio, i valori aziendali e le risorse umane, ma soprattutto la volontà di “formarsi” da parte dei consumatori. Questo obiettivo si raggiunge solo se le aziende hanno la capacità di disegnare un’esperienza di arricchimento personale per i consumatori”.
Fabio Piccoli:Produrre vino, una professione sempre più multidisciplinare: perché il “saper di vino” non è più sufficiente?
Andrea Lonardi, direttore operativo del Gruppo Angelini Wine Estates:
“Produrre vino è una professione che richiede sempre più figure capaci di avere visioni trasversali, non è più sufficiente saper esclusivamente produrre vino di qualità.
“Vedo molte più opportunità che criticità. Finora troppo spesso abbiamo affrontato il problema del cambiamento climatico con un approccio unidimensionale e non multidimensionale”.
Fabio Piccoli: Le mutazioni climatiche stanno avendo un impatto profondo sulle caratteristiche di moltissimi vini. Ma dal tuo osservatorio, esperienza, quanto stanno cambiando i vini e cosa dobbiamo aspettarci in prospettiva?
Francesco Saverio Russo, Divulgatore Enoico:“I vini stanno cambiando perché sta cambiando la materia prima, si è cambiato l’approccio tecnico. Siamo in una fase di compensazione, non eravamo preparati a questa variabilità climatica. Oggi viviamo in una sorta di cortocircuito perché ai tecnici viene richiesto di togliere”.
Le prospettive di Oenofrance verso il futuro
Fabio Piccoli: In un mondo in così profonda mutazione, a particolare dai cambiamenti climatici, puoi dirci anche quanto il tuo lavoro si sia modificato in questa fase così complessa?
Daniele Pizzinato, R&D technical and products specialist OENOFRANCE®: “La sfida principale del progetto OENOTERRIS® è trovare nuove risposte a nuove problematiche relazionate ai cambiamenti climatici che stiamo affrontando. L’equilibrio è il nostro obiettivo: il prodotto giusto, al dosaggio giusto, nel momento giusto”.
Fabio Piccoli: Le mutazioni climatiche hanno indubbiamente un’influenza anche nel settore cerealicolo. Quali sono le principali problematiche che hanno determinato nella filiera che segui?
Simone Agostinelli, Responsabile acquisti e progetti di agricoltura sostenibile del Gruppo Barilla: “Oggi non abbiamo alternative ad un approvvigionamento sostenibile, il vantaggio a monte è far sì che l’agricoltore diventi imprenditore agricolo. L’imprenditore si deve adattare alle nuove tecnologie e solo la filiera può dargli questi strumenti”.
Un nuovo app per il settore agricolo
Tre giovani ricercatori, Jacopo Cometti, Edoardo de Cal e Giulia Sironi, ideatori di una start-up innovativa nel campo agritech, premiata nel concorso indetto dall’Agenzia Nazionale per i giovani in collaborazione con Ashoka Italia.
Il loro progetto riguarda una piattaforma digitale denominata WOP (Water Optimization Protocol), per fornire uno strumento utile e di facile utilizzo per fronteggiare la crisi idrica che sta coinvolgendo tutto il settore agricolo.
“Ci siamo avvicinati al settore agricolo perché è un settore che necessita di innovazione, nel nostro Paese ha un peso importantissimo e il cambiamento climatico ha ed avrà un impatto molto forte sul nostro approvvigionamento alimentare”
ha commentato Jacopo Cometti.